Palazzo Ducale: la residenza dei Gonzaga, signori di Mantova
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Cosa vedere a Palazzo Ducale, casa dei Gonzaga, tra opere del Mantegna e di Pisanello.
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- Storia del Palazzo Ducale di Mantova
- Cosa vedere nel Palazzo Ducale di Mantova
- Visitare il Palazzo Ducale di Mantova
Storia del Palazzo Ducale di Mantova
Il Palazzo Ducale, un complesso di diversi ambienti, collegati in momenti succesivi, è stata la residenza principale dei Gonzaga, signori, marchesi e duchi della città di Mantova. Durante la dominazione degli austriaci, sotto la guida di Maria Teresa d'Austria, assunse la denominazione di Palazzo Reale.
In origine, si trattava di ambienti divisi tra loro, sorti in epoche diverse, a partire dal XIII secolo, per volontà della famiglia Bonacolsi, e successivamente sotto commissione dei Gonzaga. Fu infatti il duca Guglielmo ad incaricare il prefetto delle Fabbriche Giovan Battista Bertani, affinché connettesse tra loro i vari edifici in modo organico, realizzando così dal 1557 un unico grandioso complesso monumentale ed architettonico, tra i più vasti d'Europa (circa 34.000m²). Il progetto prevedeva che il complesso si estendesse lungo la riva del lago Inferiore e Piazza Sordello, l'antica Piazza di San Pietro.
In seguito alla morte del Bertani (1576), l'opera venne affidata a Bernardino Facciotto, che compì l'opera, annettendo giardini, loggiati, piazze, esedre, gallerie e cortili donando forma definitiva alla residenza ducale.
L'interno del palazzo al giorno d'oggi, è disadorno, poichè in seguito al loro impoverimento, i Gonzaga si ritrovarono pressoché costretti a vendere opere d'arte ed arredi, che furono poi sottratti successivamente, con l'avvento napoleonico.
Cosa vedere nel Palazzo Ducale di Mantova
Affacciato su piazza Sordello, il Palazzo del Capitano è l'edificio più antico dell'intero Palazzo Ducale. Voluto da Guido Bonacolsi sul finire del Duecento e costruito inizialmente su due piani, nel 1300 fu rialzato di un piano ed unito alla Magna Domus, dalla quale era separato da un vicolo. Il secondo piano aggiunto è costituito da un'enorme, unico salone (circa 1000m²) detto dell'Armeria o noto anche come Salone della Dieta, poichè ospitò l'omonimo congresso nel 1459.
La Magna Domus e il Palazzo del Capitano, costituiranno il nucleo originario, che dette forma in seguito alla Corte Vecchia.
A metà del XIV sec., in alcune delle sale, Pisanello mise mano ad un maestoso ciclo di affreschi di soggetto cavalleresco arturiano, raffigurantei la battaglia di Louverzep. L'opera, aveva lo scopo di glorificare il casato del committente Gianfrancesco Gonzaga, non a caso, raffigurato anche lui stesso nel dipinto. Fu nel corso degli anni '60-'70, grazie al sovrintendente Giovanni Paccagnini, che venne scoperta e successivamente restaurata la grande opera del Pisanello. Le sale del Pisanello mostrano frammenti degli affreschi, assieme alle relative sinopie preparatorie.
Fu nel 1519 che Corte Vecchia riacquisto nuovo prestigio, poichè Isabella d'Este lasciò la dimora nel Castello e si trasferì al piano terreno di questo antico settore della reggia gonzaghesca, nel cosiddetto appartamento vedovile. L'appartamento era costituito da due ali, ora divise dall'ingresso al Cortile d'Onore.
Nell'ala della Grotta, con la principessa, si trasferirono gli arredi lignei e le collezioni d'arte dei due celebri studioli, la grotta e lo studiolo. Quest'ultimo, conteneva dipinti conservati al museo del Louvre, provenienti dallo Studiolo di Castello, commissionati tra il 1496 ed il 1506 al Mantegna (Parnaso e Trionfo della Virtù), al Perugino (Lotta tra Amore e Castità) a Lorenzo Costa il Vecchio (Isabelle d'Este nel regno di Armonia e Regno di Como) ai quali si aggiunsero le opere del Correggio (Allegoria del vizio e Allegoria della Virtù). Altro celebre ambiente di questa ala è la "Camera Granda" o "Scalcheria" affrescata nel 1522 da Lorenzo Leonbruno.
L'appartamento comprendevo altre sale nell'ala detta di Santa Croce dal nome di una antica chiesa di epoca matildica sui resti della quale furuno ricavati ambienti di rappresentanza come la Sala delle Imprese Isabelliane, la Sala Imperiale o Sala del Camino, la Sala delle Calendule, la Sala delle Targhe e la Sala delle Imprese. Successivamente Guglielmo Gonzaga (1550-1587), trasformerà gli ambienti di Corte Vecchia creando il Refettorio affacciato sul Giardino Pensile e la Sala dello Specchio destinata alla musica.
Visitare il Palazzo Ducale di Mantova
Per maggiori informazioni, prezzi dei biglietti, giorni ed orari di visita: mantovaducale.beniculturali.it