Arco di Trento - Lago di Garda
- Categoria Cosa vedere
Arco di Trento: Cosa vedere e cosa fare nella splendida cittadina sul Lago di Garda
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- Arco di Trento: cosa vedere e cosa fare
- Il Maestoso Castello di Arco
- Il Rione medievale di Stranforio
- La Villa dell’Arciduca Alberto d’Austria
Arco di Trento: cosa vedere e cosa fare
Arco, graziosa cittadina dell’Alto Garda trentino, occupa una posizione strategica sospesa tra due anime: il vasto Lago di Garda – a soli 5 km – e le vertiginose pareti calcaree che annunciano le Alpi. Grazie al suo clima mite quasi mediterraneo (ulivi, limoni e palme crescono rigogliosi), Arco fu già nell’Ottocento una rinomata stazione di cura per la nobiltà austroungarica; oggi offre centri benessere, percorsi salute e famosi soggiorni terapeutici a base di aria balsamica.
All’aria aperta domina l’avventura: vie ferrate, falesie di free‑climbing tra le più celebri d’Europa, sentieri di trekking panoramici, parapendio dal Monte Stivo e itinerari di nordic‑walking tra vigneti di Nosiola e frutteti di mele. Ma Arco è anche un forziere di storia e cultura: il suo castello merlato – vero baluardo scaligero – svetta su uno sperone roccioso e domina la piana dell’Alto Garda.
Il Maestoso Castello di Arco
Il Castello di Arco, simbolo cittadino, è annoverato fra i manieri più scenografici del Trentino. Si raggiunge con una passeggiata di circa 20 minuti che parte dal centro storico e si snoda tra ulivi secolari, cipressi e terrazzamenti a muro a secco. Salendo, il panorama si apre sui paesi lacustri di Riva, Torbole e sul turchese del Garda.
Dell’impianto originario (XI‑XII sec.) restano notevoli tratti di cortina, la Prigione del Sasso – stretta cella ricavata nella roccia viva – e la Torre Grande. Nella sala sommitale, recenti restauri hanno riportato alla luce un raro ciclo di affreschi profani trecenteschi: dame e cavalieri intenti al gioco degli scacchi, testimonianza della vita di corte medievale. Il castello – immortalato anche da Albrecht Dürer in un celebre acquerello oggi al Louvre – è aperto tutto l’anno e, d’estate, diventa palcoscenico di concerti, teatro e cinema all’aperto.
Il Rione medievale di Stranforio
Dal vicolo lastricato che sale alla rocca si dirama il Rione di Stranforio, nucleo più antico di Arco: un labirinto di case in pietra, androni voltati, balconi fioriti e scorci pittoreschi. Qui si trova l’antico lavatoio‑fontana, ancora alimentato da una sorgente, e l’unica struttura del ponte levatoio superstite, visibile nell’incasso degli stipiti lignei originali.
La Villa dell’Arciduca Alberto d’Austria
Costruita nel 1873 su un poggio rivestito di oliveti, la Villa dell’Arciduca Alberto (figlio di Carlo VI) godeva di una vista privilegiata sulle Torri di Arco e sul lago. L’Arciduca, che qui trascorreva inverni miti e giornate di svago, trasformò il giardino in un parco botanico con piante esotiche e serre d’agrumi, attirando l’alta aristocrazia europea. Fu così che Arco divenne “la Nizza dell’Impero”, meta di personaggi illustri quali Francesco II di Borbone (Re delle Due Sicilie) e i reali di Baviera.