Toblino, tra il Lago e il Castello
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Cosa vedere e fare al Lago di Toblino, lo splendido specchio d'acqua dalle magiche atmosfere.
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Le atmosfere di Toblino
Il Lago di Toblino, piccolo gioiello alpino incastonato tra i monti del Trentino, è avvolto da un fitto canneto e da una vegetazione lussureggiante che esalta i colori cangianti dell’acqua. Situato a 245 m s.l.m. nell’anfiteatro naturale della Valle dei Laghi, dista appena venti minuti d’auto da Trento e pochi chilometri dai borghi di Sarche, Padergnone, Vezzano e Calavino.
Qui il clima mite, mitigato dai refoli mediterranei che risalgono dal Garda, convive con l’austera bellezza alpina: ulivi, allori, lecci ed erbe aromatiche prosperano accanto a faggi e castagni. Su un promontorio roccioso si erge il Castello di Toblino; insieme al lago crea un paesaggio fiabesco che, all’alba, affiora dalle nebbie come sospeso nel tempo. Non sorprende che, secondo la leggenda, anticamente dimorassero qui le fate, venerate dagli abitanti della valle come spiriti benevoli dell’acqua.
Il Lago di Toblino
Considerato una delle mete più romantiche del Trentino, il Lago di Toblino regala profumi di limone, rosmarino e salvia che si mescolano alla brezza del mattino. Le sue sponde, punteggiate da pontili e passerelle di legno, invitano a passeggiate rilassanti e a facili pedalate family‑friendly: il percorso ad anello (4 km circa, praticamente in piano) può essere completato in meno di un’ora, sostando presso i pannelli didattici che illustrano flora e fauna locali – germani reali, folaghe, aironi cinerini e la rarissima tartaruga palustre europea.
Dal 1992 il lago è protetto come biotopo provinciale: l’area tutela non solo il canneto – importante sito di nidificazione – ma anche i fragili ecosistemi di torbiera e la misteriosa foresta allagata che appare in certe stagioni lungo la riva nord. Dopo aver superato il castello, il sentiero sfiora il Maso Toresella, elegante villa ottocentesca – ora sede privata di una prestigiosa cantina trentina – circondata da vigneti di Nosiola e Müller‑Thurgau.
Il Castello di Toblino
Dopo circa 500 m di sentiero immerso nel verde si giunge al Castello di Toblino. Probabilmente sorto su un sito votivo pre‑cristiano, il maniero è attestato dal XII secolo. Nel ’500 il principe‑vescovo Bernardo Clesio lo trasformò in raffinata residenza rinascimentale; in seguito gli succedettero i Madruzzo, che commissionarono logge panoramiche, e i Wolkenstein, che aggiunsero decorazioni barocche. Tra le mura si consumarono intrighi e amori: la tradizione narra della passionale relazione fra Ludovico Madruzzo e Claudia Particella, che ispirò racconti romantici dell’Ottocento.
Oggi il castello è proprietà privata: il caffè, con terrazza affacciata sullo specchio d’acqua, e il ristorante gourmet sono accessibili dal portone principale. I visitatori possono sostare nel cortile interno circondato dal porticato, mentre gli ambienti nobiliari si aprono solo per eventi esclusivi (matrimoni, degustazioni, rassegne culturali). Per una prospettiva da cartolina basta percorrere la passerella di legno che costeggia la sponda orientale, da cui si specchiano mura, merli e cipressi nel blu‑verde del lago.
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