Parco delle Cascate di Molina, paesaggio naturale di impareggiabile bellezza!
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Il Parco delle Cascate di Molina è un’area naturale protetta incastonata nel più vasto Parco Regionale dei Monti Lessini. Si trova a sud‑est del borgo di Molina, in località Vaccarole, ed è accessibile unicamente a piedi tramite un agevole sentiero che, attraversando il centro medievale, conduce all’ingresso dell’oasi. L’area si estende per circa 80.000 m² e comprende l’ultimo tratto della Valle di Molina, la confluenza con la Val Cesara e il Vajo delle Scalucce—un intreccio di forre boscose, falesie calcaree e suggestivi salti d’acqua.
La definitiva emersione dei Monti Lessini risale all’Era Terziaria (circa 25‑30 milioni di anni fa). Da allora le rocce calcaree furono modellate senza sosta dagli agenti atmosferici, fratturandosi e dissolvendosi. In superficie e in profondità, l’acqua ha scolpito un autentico paesaggio carsico, sorprendentemente ricco di sorgenti e ruscelli. Le cascate si formano là dove corsi d’acqua incontrano alternanze di strati più o meno erodibili: i livelli argillosi impermeabili dei calcari del Biancone ostacolano l’infiltrazione, costringendo l’acqua a riaffiorare e a precipitarsi in gole ombrose. Solchi, nicchie e marmitte d’erosione appaiono sia lungo l’alveo attuale, sia sulle pareti rocciose laterali—fossili tracciati di antichi percorsi idrici.
Il visitatore si trova immerso in un paesaggio variegato, dove boschi di carpino, frassino e faggio si alternano a radure prative interrotte da cascate, rivoli e piccoli laghetti. Il verde vellutato della vegetazione contrasta con il grigio‑argento degli speroni calcarei, mentre in primavera le fioriture di aquilegie, gigli martagoni e orchidee spontanee punteggiano i versanti.
Questi ambienti ospitano una ricca fauna: tra i mammiferi si avvistano volpi, tassi, caprioli, scoiattoli e ghiri; fra gli uccelli spiccano il Merlo acquaiolo, il Falco pellegrino e il raro Gufo reale. Nelle pozze limpide vivono anfibi protetti come la Rana dalmatina e l’Ululone dal ventre giallo, mentre i torrenti ospitano macroinvertebrati sensibilissimi all’inquinamento—preziosi bio‑indicatori della purezza delle acque.
Fonte: Parcodellecascate.it

